L’Arte dei muretti a secco riguarda il saper fare costruzioni in pietra accatastando le pietre una sopra l’altra senza usare altri materiali se non, a volte, la terra secca. I muretti a secco, utilizzati per l’allevamento, l’agricoltura o come abitazioni e diffusi in molte aree rurali, soprattutto nei terreni scoscesi, hanno modellato molti paesaggi testimoniando metodi e pratiche […]
Erano i lavatoi frequenti ora spariti o trascurati con le vasche e l’acqua corrente per i risciacqui. E quando ne trovi uno chiudi gli occhi per rivedere la schiuma e le mani rosse col canto sul tonfo dei panni. Michele Prenna Le fontane, erano un mezzo per l’approvvigionamento pubblico dell’acqua, ma anche luogo d’incontro. […]
Se le foreste dei meli selvatici sono un patrimonio ancora esistente, lo si deve all’opera dello scienziato Aymak Djangaliev. Nella primavera del 2005, la giornalista Cathrine Peix diede inizio ad un’approfondita inchiesta storico-scientifica sulla sua figura, per la realizzazione del docu-film Les origines de la pomme. Aymak Djangaliev fu uno scienziato “visionario” e brillante, di […]
Nel 2015, l’amministrazione comunale decise di fare della mela Poppina, detta Pom Pepin, il simbolo del paese e dell’Ecomuseo diffuso. Le piante da frutto sono state parte sostanziale del paesaggio rurale; dagli anni Sessanta-Settanta la conversione di terreni agricoli in abitativi ha rapidamente sostituto alberi con case. La frutticoltura di autoproduzione, tipica dei piccoli borghi […]
Un‟altra modalità per ottenere filo da cucire e tessere consisteva nell‟allevamento di bachi da seta. Bombyx mori, la bombice del gelso, è la farfalla falena conosciuta come baco da seta. È originaria dell‟asia centro-orientale. Allevato in Cina fin dal 2.600 a.C. è l‟unico lepidottero domestico33. Si alleva per trarne seta, una sostanza proteica costituita da […]
“(…) In quasi tutti i paesi c‟era qualche prato dove veniva seminata e ancora oggi ci sono delle località che nel nome ne ricordano ancora l‟etimo. A Orino c‟era per esempio la Camana, a Cuvio il Canuèe, in altri luoghi in Canvale, il Canavè, il Canevall, il Canuf che poi è il suo nome dialettale. […]
“Tra la mano e l’utensile ha inizio un’amicizia che non avrà fine. L’uno comunica all’altro il suo calore vivo e continuamente lo plasma. Quando è nuovo, l’utensile non è ‘fatto’; bisogna che tra esso e le dita che lo impugnano si stabilisca un accordo formato di appropriazione progressiva, di gesti lievi e coordinati, di abitudini […]
“C’erano molte qualità di castagne, ogni paese aveva i suoi nomi per distinguerle, termini dialettali difficili da tradurre. Le più belle erano i marroni, grossi, rotondi e senza pellicina interna al frutto che venivano vendute ai signori. Le prime a cadere erano le temporive, poi c’erano a memoria, insedett, nera de nes, nera con coda, […]
“I beni culturali presenti su un territorio, non sono solo tracce della sua memoria, ma costituiscono altresì trame possibili per lo sviluppo presente e futuro.” A. Candela e P. L. Arena, Cultura Materiale e Paesaggio Montano, Aracne Editore, 2015, p. 179. Catalogare gli oggetti di cultura materiale presenti nelle quattro “cantine” del paese, ha costituito […]
Nel 2019 il Comune di Orino e il Dipartimento di Scienze Teoriche e Applicate dell’Università Insubria di Varese, stipularono una Convenzione di Ricerca, finalizzata allo studio delle manifestazioni di cultura materiale presenti nel Borgo. La ricerca universitaria pose la Relazione Uomo-Montagna al centro dell’interesse: tornare alle radici per recuperare quell’equilibrato rapporto armonico con la Natura, […]
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