I terrazzamenti costituiscono un importante elemento del patrimonio dei paesaggi rurali storici.
Testimoni silenziosi dell’abilità degli esseri umani di costruire strutture utili ai propri fini e scopi, favorendo, al contempo lo sviluppo di una maggiore biodiversità di flora e fauna.
Modificando l’inclinazione del versante, i contadini ottennero superfici piane coltivabili. Il suolo dei terrazzamenti presenta caratteristiche diverse dall’originario: è più fertile, ricco di sostanze nutrienti e di sostanza organica. I terrazzamnti riducono i processi erosivi naturali dei pendii e migliorano l’infiltrazione di acqua, minimizzando la velocità di scorrimento.
I terrazzamenti sono una peculiare sistemazione idraulica agraria.
I terrazzamenti offrono importanti servizi ecosistemici, tra cui:
- prevenzione frane
- prevenzione inondazioni e valanghe
- riduzione erosione del suolo
- rallentamento dei meccanismi di desertificazione.
I terrazzamenti con muri a secco sono scrigni di biodiversità, non solo in chiave naturalistica, ma anche culturale. Conservano l’abilità di costruire sistemando una pietra sopra all’altra, senza usare altri materiali se non la terra asciutta.
Queste conoscenze pratiche vengono conservate e tramandate nelle
comunità rurali, in cui hanno radici profonde, e tra i professionisti del
settore edile.
Le strutture con muri a secco vengono usate come rifugi, per l’agricoltura o
l’allevamento di bestiame, e testimoniano i metodi usati, dalla preistoria ai
nostri giorni, per organizzare la vita e gli spazi lavorativi ottimizzando le
risorse locali umane e naturali.
I processi di abbandono dei terrazzamenti in corso dal secondo dopo guerra per invecchiamento delle comunità contadine ed abbandono della montagna, stanno causando perdita di paesaggi storici e di saperi.
Per approfondimenti: i muri a secco