“Nel bosco, lungo il sentiero che da Orino porta alle fornaci, è presente (…) un insolito trovante dal cupo colore[1]“
Il Sasso Nero è un maestoso masso erratico, una roccia di grandi dimensioni (4.40 m di altezza ed un perimetro di poco più di 23 m!) solo parzialmente visibile; in buona parte è ancora interrata. E’ localizzato sul sentiero 310b, nelle vicinanze della Rocca di Orino.
La roccia si presenta di colore molto scuro ed è cosparsa da minuti aggregati dorati e lucenti. E’ classificata da un punto di vista geologico come “fillade carbonatica”, una roccia metamorfica che deriva da una roccia calcarea.
Dato il suo aspetto insolito ha più di un nome e numerose leggende aleggiano sulla sua storia. Il Sasso Nero è detto anche Meteorite o Sass de la Luna.
Una delle varie leggende che aleggia su questo masso erratico, suggerisce che sotto il masso siano sepolti uno stregone pagano e il suo orso ammaestrato, uccisi dall’esercito di Sant’Ambrogio durante la lotta contro gli Ariani.
Nel paese di Orino sono presenti numerose testimonianze di utilizzo di lastre di questo masso erratico. Ad esempio, presso il cimitero.
Osservando il masso si possono riconoscere i fori per l’estrazione e il taglio delle lastre.
Curiosità
Da dove proviene il masso erratico?
I massi erratici sono blocchi di pietre di dimensioni metriche, trasportati dal ghiacciaio per chilometri. Ci sono state numerose glaciazioni, ancora in fase di studio e di scoperta. Il movimento del ghiacciaio è stata una ritmica alternanza di avanzamenti e ritiri della massa di ghiaccio. I massi erratici sono stati depositati in fase di ritiro. Dagli studi della geologa Donatella Reggiori, pare che questo masso erratico sia formato dalle stesse rocce che possiamo trovare nella Val di Blenio, in Svizzera.
Approfondimenti:
Le rocce: classificazione
La storia geologica di Orino in TRE tempi.
[1] Luce Vera Ferrari, Valcuvia Massi erratici” Guide Macchione, 2001, Pag. 60