La cappella di Sant’Anna è ottocentesca ed è decorata con pitture che comprendono sulla parete di fondo Sant’Anna che insegna a leggere alla Vergine Maria, a destra San Giovanni Battista nel deserto, a sinistra l’apparizione del Bambino a Sant’Antonio da Padova, sullo sfondo le anime purganti e sulla volta la Gloria dello Spirito Santo. Lo stile sembra essere un connubio tra l’antica tradizione barocca e il più recente neoclassico.
In passato era consuetudine compiere una solenne processione, il 26 luglio, dalla parrocchia sino alla cappelletta di sant’Anna:
Tutti i paesani e i villeggianti contribuivano alla buona riuscita, attivandosi per tempo. La processione ripristinava un’antica tradizione popolare del paese, si diceva, forse in memoria dell’epidemia di peste di manzoniana memoria che aveva investito anche tutta la Valcuvia. La cappelletta di struttura medievale con il suo tettuccio, l’altarino, gli ex voto sulla tovaglietta di cotone, i ceri sempre accesi con un piccolo e basso portichetto con panca in malta e panche in cemento […] offriva semplice rifugio ai passanti e le pie donne devote, che mai si vedevano, regolarmente ornavano di fiori l’altarino e rinnovavano i ceri. (da Maj M., “Orino: la villeggiatura” in Orino piccolo borgo antico, 2014)