Il centro storico di Orino è disseminato di fontanelle e sono presenti anche 3 lavatoi, di cui due ancora in funzione ed uno non più in uso.
La funzione dei lavatoi e delle fontanelle in passato era importantissima dato che era possibile approvvigionarsi di acqua in un periodo storico in cui quel bene prezioso non raggiungeva direttamente le case dei cittadini orinesi: solo a partire dagli inizi del ‘900, si ebbero le prime domande di concessione di derivazione d’acqua per uso domestico.
Tra l’altro l’acqua di Orino sembrerebbe possedere buone qualità
Attualmente alcune delle fontanelle di Orino sono impreziosite da disegni ad olio a motivo floreale dipinti dall’artista francese Catherine Jegousse.
“Le acque dei lavatoi e dei laghi (ricordiamoci che quando le acque erano pulite nella nostra terra si lavava anche nei laghi), ad inizio primavera erano un po’ meno gelide. Era quindi più piacevole immergere le mani nude screpolate dal lungo inverno. In gruppo, con grandi ceste in mano, chiacchieravano recandosi ai lavatoi. Tra qualche canzone gioiosa, due risate e un po’ di confidenze le ore dedicate alla bügava (bucato) della settimana passavano più velocemente e i colori dei primi fiori attorno ai fossi e ai laghi donavano allegria e pace dei sensi. Il duro lavoro delle massère non è certo invidiato dalle donne di oggi che benedicono ogni giorno l’indispensabile lavatrice. Certo però che l’impatto ecologico dei metodi di un tempo era decisamente inferiore. Ora chiuse in comode case, guardiamo il cestello che gira e centrifuga e non ci rendiamo conto di quanto fosse dura strizzare a mano un tempo le lenzuola“. (dalla rivista Menta e Rosmarino)