La gestione del bosco era regolamentata dall’“uso civico”, un diritto, risalente all’economia feudale del
Medioevo che permetteva l’utilizzo collettivo di determinate risorse da parte della comunità anche su terreni privati. Veniva esercitato in varie forme: pascolo, legnatico, erbatico, di caccia e di diversi altri generi. A Orino era applicato un tipo di legnatico che consisteva nel diritto annuale di ogni capo famiglia maschio, nato in paese o residente da almeno dieci anni, di poter eseguire, pagando una quota, il taglio di un piccolo lotto di bosco assegnato dal Comune per uso domestico. Tale diritto era anche esteso al raccolto autunnale delle nocciole, che di norma aveva inizio al suono della campana mezzana del campanile, quella che si usava per le questioni civiche. Assegnati i lotti per il taglio del bosco, le famiglie cominciavano i lavori di gestione, spesso aiutandosi tra loro.
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