La legna raccolta nei boschi veniva trasportata presso gli abitati e nei cortili; seguiva la preparazione della legna da ardere e del legname da opera.
I tronchi più grandi venivano tagliati con il “resegun”. Per l’esecuzione del lavoro di taglio erano necessarie due persone che, poste alle due estremità della lama, utilizzavano il manico di legno che tenevano con due mani e che tiravano e spingevano ritmicamente, in sincronia con il compagno. La sega veniva utilizzata appoggiando il grande tronco su apposito cavalletto di legno.
Per tronchi di minor diametro si utilizzava la sega detta a dinc in pè ha una struttura di legno con lama di spessore sottile, dentellata. La corda serve per allentare o stringere la struttura di legno che a sua volta regola la tensione della lama. Veniva utilizzata per il taglio di tronchi e grandi rami in pezzi più piccoli.
Con il refendin si tagliavano i tronchi in tavole. In questo tipo di sega, la lama dentata si trova in posizione mediana rispetto alla struttura portante e massiccia di legno. Era impugnata da due persone, che lavoravano in sinergia, con movimento dall’alto verso il basso.