L’Arte dei muretti a secco riguarda il saper fare costruzioni in pietra accatastando le pietre una sopra l’altra senza usare altri materiali se non, a volte, la terra secca.
I muretti a secco, utilizzati per l’allevamento, l’agricoltura o come abitazioni e diffusi in molte aree rurali, soprattutto nei terreni scoscesi, hanno modellato molti paesaggi testimoniando metodi e pratiche usati sin dalla preistoria per organizzare gli spazi dove vivere e lavorare ottimizzando le risorse locali naturali.
La loro stabilità è assicurata dall’attenta selezione delle pietre e dal loro preciso posizionamento, rivestono un ruolo primario nella prevenzione di frane, alluvioni e valanghe e nella lotta contro l’erosione e la desertificazione, allo stesso tempo rafforzano la biodiversità e creano adeguate microcondizioni climatiche per l’agricoltura. Essi riflettono un rapporto equilibrato con l’ambiente e la relazione armoniosa tra l’uomo e la natura.
Nel contesto territoriale di Orino, la copertura boschiva deriva dall’abbandono dei terrazzamenti come superfici agricole; la vegetazione ha ricolonizzato spontaneamente il suolo.
L’Arte dei muretti a secco è iscritta nella Lista del Patrimonio Immateriale come elemento transnazionale di 8 paesi: Croazia, Cipro, Francia, Grecia, Italia, Slovenia, Spagna e Svizzera.
Per ulteriori approfondimenti è possibile visitare il sito del Patrimonio Immateriale dell’UNESCO.
https://www.unesco.it/it/PatrimonioImmateriale/Detail/674